Il nuovo governo Draghi ha posto subito l’accento sulla riconversione green dell’industria italiana.
La grande disponibilità di nuovi fondi provenienti dal recovery found e dal MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) ha creato un’occasione più unica che rara per l’industria italiana in tal senso.
In attesa dei criteri con cui saranno distribuiti tali fondi possiamo, già da adesso, cercare di capire quali sono gli interventi che ciascuna industria può effettuare per transire nella galassia green.
Difatti, come sempre avviene nel mondo dell’imprenditoria, giocare d’anticipo può portare vantaggi enormi. Spesso, però, per anticipare i tempi, basta guardare a quanto già si dispone e, forse, non abbiamo considerato.
Sappiamo bene che le aziende, fatte salve alcune eccezioni, a causa della pandemia stanno avendo enormi difficoltà ad andare avanti, per questo proponiamo uno sguardo attento ed oculato nell’analizzare quali possono essere gli interventi effettuabili.
Bisogna comprendere, compatibilmente con il proprio budget, quali interventi poter effettuare e se questi possono portare ad un vantaggio economico in tempi non troppo lunghi.
Riconversione green degli impianti elettrici industriali
Per questo, prima di pensare a grossi investimenti quali possano essere impianti fotovoltaici, eolici etc per produrre energia guadagnando, diamo un attimo uno sguardo a quali possono essere i possibili vantaggi economici di una transizione green.
- Il risparmio.
Una vera transizione ecologica comporta un sensibile risparmio energetico e di risorse, risparmio che ha una ricaduta economica positiva quasi immediata sull’azienda. - Se si effettuano interventi mirati ed integrati fra loro, guidati da chi ha anni di esperienza anche commerciale nel campo, l’azienda può facilmente accedere ad incentivi statali considerevoli che riducono soprattutto gli oneri fiscali.
- Contribuire con i fatti alla riduzione dell’impatto ambientale.
Tra i veri interventi che le aziende possono effettuare per iniziare la loro riconversione green, il primo da considerare è l’efficientamento dell’impianto elettrico.
Impianti elettrici obsoleti possono dare luogo a dispersioni in diversi punti che, oltre a disperdere energia, risultano pericolosi per diversi motivi.
Accumuli elettrici dovuti a cavi vecchi o a piegature possono generare cortocircuiti che creano danni gravi come, ad esempio, gli incendi.
Ma questo non è l’unico danno che l’obsolescenza dell’impianto elettrico può provocare.
Impianti vecchi con cavi costruiti in modo da formare diverse spire elettriche generano campi magnetici che si propagano anche attraverso le pareti e sono molto nocivi per chi lavora nell’azienda, soprattutto.
La corrosione delle plastiche di isolamento può creare danni localizzati e riparabili ma che hanno comunque un costo e non provocano un effettivo beneficio in termini di risparmio.
Una corretta analisi elettrica dell’obsolescenza di un impianto necessità un approccio professionale che riveli con accuratezza il reale stato dell’impianto, prevedendo anche piccoli interventi per risparmiare energia, come la sostituzione dell’impianto di illuminazione con sistemi led e/o l’installazione di cavi elettrici di nuova generazione che riducano la resistenza elettrica complessiva e quindi lo spreco energetico. Un intervento certificato di questo tipo sull’impianto elettrico, condotto da professionisti del settore, può portare quindi ad un risparmio considerevole e far accedere ad incentivi statali.
In sintesi, possiamo cominciare la transizione green della nostra azienda partendo con interventi semplici, mirati e convenienti sull’impianto elettrico.